paura di volare

Affrontiamo la paura di volare

La paura di volare è molto diffusa fra la popolazione. Si dice, infatti, che al mondo una persona su tre abbia paura di prendere l’aereo.

C’è chi ha l’ansia di una turbolenza o di un guasto. C’è chi ha il timore di rimanere vittima di un attentato. C’è chi ha timore che mentre è a bordo ci siano problemi di pressurizzazione o si guasti un motore. Ammettiamo però che volare è innaturale per l’uomo. Non basta quindi un discorso razionale per alleviare la paura.

Nonostante questo però l’aereo rimane il mezzo di trasporto più sicuro, ed i dati lo confermano. Le probabilità per un passeggero di linea di rimanere coinvolto in un incidente sono 1 ogni 8,47 milioni di voli. Vi è una probabilità maggiore di rimanere coinvolti in un incidente stradale o domestico piuttosto che durante un viaggio in aereo. Analizziamo da dove viene la paura di volare e scopriamo come sconfiggerla.

affrontare la paura di volare

Cos’è la paura di volare? Si chiama aerofobia o aviofobia, e colpisce sia chi vola abitualmente, sia chi lo fa di rado o non lo ha mai fatto. Come dicevamo, secondo le ricerche, al mondo ne soffrono un soggetto su tre. I sintomi della paura di volare avvengono sotto forma di manifestazioni somatiche e viscerali. Esse includono tremori, tensione muscolare, cefalea, vertigini, senso di costrizione, tachicardia, oppressione al petto e alterazione della frequenza respiratoria.

Volare scatena emozioni? Bisogna prendere in considerazione che l’esperienza del volo ci obbliga a metterci in gioco su un piano emotivo. Ci mettiamo nelle mani di altre persone, lasciando quindi a loro il controllo e questo potrebbe generare dell’ansia in alcuni individui.

Rimanere senza carburante, è possibile? Il carburante è sufficiente a coprire non solo la distanza da percorrere, ma anche una serie di imprevisti. Il flight dispatcher pianifica il volo tenendo conto, oltre che di tutti i regolamenti, del peso dell’aereo, della situazione meteo durante la rotta (in modo particolare della direzione dei venti in quota) e della lunghezza della pista.

Perché ci sono due piloti? La presenza di due piloti nella cabina di pilotaggio è una precauzione. In caso di necessità potranno aiutarsi a vicenda, per esempio in caso di malore di uno, l’altro è perfettamente in grado di far atterrare l’aereo senza il minimo problema. Quindi, i piloti, praticamente equivalenti, svolgono ruoli complementari e si controllano a vicenda durante tutte le operazioni di volo.

Le turbolenze sono fastidiose, ma sono anche pericolose? Tutti gli aerei sono stati progettati per resistere strutturalmente alle turbolenze. Gli scricchiolii che sentite non mettono a rischio la struttura del velivolo, essa infatti è dotata di una certa elasticità, per attutire le sollecitazioni senza subire danni. Non c’è stato un solo aereo caduto per turbolenza nella storia dell’aviazione civile moderna.

Distraetevi – L’errore più comune è stare in tensione, concentrarsi sulla paura. Cercate di evitare questo atteggiamento. Bisogna impegnarsi in attività mentali che distraggano. Un ottimo esempio potrebbero essere i giochi in scatola, leggere un libro, giocare a carte oppure impegnarsi in una conversazione. Bisogna imparare ad uscire dalla trappola.